Una splendida gita al Roda de Vael

In Val di Fassa le Dolomiti sanno regalare scorci di incommensurabile bellezza, ogni scorcio delle nostre amate montagne è realmente unico. Ogni angolo da cui ammiriamo lo scenario ci lascia senza respiro.

Per questo motivo ogni volta che decidiamo di intraprendere un’escursione tra i nostri sentieri, ancora e sempre ci meravigliamo della straordinaria magia che possono donarci alcuni panorami mozzafiato.

Il gruppo del Catinaccio è di sicuro uno dei nostri posti del cuore perché qui si può godere di un susseguirsi di paesaggi sempre differenti, che anche dopo mesi, anni ti spingono a tornare.

Il Catinaccio è un luogo immerso in un mondo colmo di leggende, e questo aspetto legato alla cultura delle nostre montagne, lo rende ancora più magico.

E se leggende non bastassero, l’Enrosadira che al momento del tramonto tinge le montagne di rosso, di rosa e di altre mille tonalità calde, dona a questo posto un fascino unico.

Nel suo cuore troviamo la Roda di Vael, un luogo di passaggio ma anche di sosta, dove il tempo pare sempre essersi fermato, una conca panoramica, riparata dalle rocce nel quale ogni scorcio incanta la vista e riempie l’anima di bellezza. Qui possiamo davvero immergerci nelle Dolomiti, lasciando fluire i pensieri, colmando i nostri occhi dei meravigliosi paesaggi e rigenerando il corpo con l’aria pulita d’alta quota. Una giornata passata al Roda de Vael per noi è anche più rilassante di una giornata in una Spa. E se seguite i nostri suggerimenti, nei periodi di alta stagione, invece della Spa incamminatevi su sentieri, dimenticando gli impianti di risalita a volte, per innamorarvi del cambiamento costante di panorama.

I sentieri che portano in questo luogo sono molti, ognuno diverso dall’altro, ma tutti colmi di panorami impareggiabili. Citandone alcuni di quelli a noi cari, partono da Vigo di Fassa, da Pera, dal Gardeccia e dal Passo di Costalunga.

Oggi noi ve ne proponiamo tre e ve li raccontiamo per bene, dal più semplice a quello un po’ più lungo e complesso.

La prima escursione che vi raccontiamo è semplice e fattibile per tutti. Si parte da Garnì Val de Grepa in macchina, o ancora meglio, lasciate la macchina e salite in quota con una delle comode navette che partono da Pozza di Fassa, in direzione Passo Costalunga. Superato il passo si prosegue scendendo verso il Lago di Carezza. Proseguendo per circa un chilometro ci troveremo sulla destra l’impianto di risalita seggiovia “Paolina”.

Prendiamo la seggiovia fino in cima, e mentre saliamo ci godiamo il panorama meraviglioso che ci riempie gli occhi. Arrivati in cima ci aspetta il rifugio Paolina dove ci fermiamo per un caffè per ammirare ancora le montagne davanti e dietro di noi e per riempire le borracce di acqua prima di partire.

Imbocchiamo il sentiero sulla destra che costeggia la montagna. Essendo già ad alta quota la camminata che ci aspetta è quasi totalmente pianeggiante e davvero poco impegnativa, facile quindi anche da fare con i bambini. A metà strada vi aspetta una sorpresa molto particolare, un’enorme statua di bronzo, raffigurante un’aquila si staglia contro il cielo azzurro.

Si dice che a volte le aquile vere si posino su questa statua a riposare, e chissà se con un po’ di fortuna anche voi potrete assistere a questo spettacolo che unisce natura e uomo.

Superata la statua, dopo averla ovviamente fotografata, si prosegue ancora lungo il sentiero, e in pochi minuti si raggiungono i due rifugi Roda de Vael e Marino Pederiva, dove potersi riposare e rifocillare con tanti ottimi piatti tipici.

Il secondo percorso è un po’ più impegnativo ed un po’ più lungo, ma regala dei panorami per cui vale veramente la pena di fare un po’ più di fatica.

Si parte sempre da Vigo di Fassa, volendo con la funivia, ma ai camminatori più esperti suggeriamo il sentiero che sale circa per 650 mt. di dislivello proprio dal paese. Da qui si raggiunge il Ciampedie – Campo di Dio – una piana dalla scenografia spettacolare, unica. Dopo un caffè in uno dei bellissimi rifugi, e ne avete svariati tra cui scegliere, ci incamminiamo seguendo il sentiero che si trova sulla sinistra in direzione Roda de Vael.

Dopo un primo tratto in salita in mezzo al bosco dove con un po’ di fortuna potrete ammirare caprioli, scoiattoli e altri animali nel loro habitat naturale, si imbocca un caratteristico sentiero che costeggia tutta la montagna.

“Vial de le feide” è un sentiero che ripercorre i passi dei pastori che portavano al pascolo le loro pecore, dette in Ladino “feide” appunto. Percorrendo questo sentiero si arriva in un enorme prato, che ospita spesso le meravigliose e rarissime stelle alpine. Mi raccomando, se le vedete fotografatele e osservatele, ma non raccoglietele mai. Sono un fiore raro che sta piano piano scomparendo, aiutateci a rispettare le nostre montagne anche con questi piccoli gesti di attenzione.

Da qui già si vedono i rifugi, un’ultima salita e siamo arrivati.

Dopo essersi rilassati ed aver mangiato per recuperare le energie è il momento di rientrare. Vi diamo qualche suggerimento alternativo per non tornare indietro dallo stesso sentiero.

Per rientrare a Vigo si può optare per il sentiero che passa per la Malga Vael, dove ci si può fermare anche per uno yogurt fatto da loro, accompagnato da ottimi frutti di bosco freschi: gustare i veri sapori del territorio, proprio nel luogo dove vengono prodotti, è da sola un’esperienza che vale la giornata. Infine si scende fino a raggiungere la chiesa di Santa Giuliana e da qui si può velocemente rientrare a Vigo di Fassa.

Un altro rientro, ma solo per i camminatori più esperti, è salire verso il passo delle Cigolade, da qui, svalicando, si raggiunge un sentiero ghiaioso proveniente dal Vajolet che conduce verso il Gardeccia. Da qui poi si prosegue verso il Ciampedie e si rientra in paese con la funivia.

L’ultimo percorso che vi consigliamo è il più difficile perché si snoda lungo un pendio ed è tutto in salita.

Si raggiunge il Passo Costalunga, sempre in macchina o ancor meglio con i mezzi pubblici. Poco prima dei primi hotel del passo, sulla destra c’è un parcheggio sterrato, si inizia da lì.

Il sentiero sale dal parcheggio fino al Roda de Vael.

Questo sentiero è tutto nel bosco, un percorso che sembra incantato, ma è sicuramente il più faticoso dei tre. Percorrendolo si passa per una piccola malga dove ci si può fermare a riposare prima di continuare la salita fino al rifugio.

Per chi ama passeggiare ne vale la pena, anche se questo percorso ha un discreto dislivello, perché, quando arrivi in quota, dopo la fatica, sei al settimo cielo, in ogni senso.

Per farvi godere un po’ di questa magia, e rendere più reale possibile quello che vi abbiamo appena raccontato, vi abbiamo lasciato alcune fotografie fatte dal nostro amico Andreas Rizzi de Poldin, giovane fotografo ed amante delle nostre montagne forse ancor più di noi…se possibile!

Buon cammino.